martedì 26 maggio 2015

Sentiero delle 52 gallerie del Pasubio - Strada degli Eroi

Zona: PICCOLE DOLOMITI
Partenza: BOCCHETTA CAMPIGLIA (1216 mt)  Parcheggio a pagamento (6 €/giorno) https://goo.gl/maps/Vs3h7gMpxrv
Arrivo: RIFUGIO PAPA (1928 mt)
Dislivello: 750 mt
Difficoltà: E (Escursionistico)
Periodo consigliato: Da tarda primavera a fine autunno
Tempi di percorrenza: 3 h andata + 2 ritorno escluse soste
Cartina Tabacco n' 056 - Piccole Dolomiti Pasubio
Necessaria una pila individuale per fare luce nelle gallerie
Attenzione: l'interno delle gallerie è sempre umido e il fondo è spesso bagnato, in alcuni casi è facile battere la testa.



Tra le mulattiere che salgono il Pasubio, la strada delle Gallerie o della I°Armata, che da Bocchetta Campiglia (1216 mt) conduce alle Porte del Pasubio (1928 mt) rappresenta un percorso di straordinario interesse storico e ambientale.
Progettata dal Tenente Ing. Giuseppe Zappa per incarico del comando della I° Armata, fu realizzata dalla 33° compagnia minatori del 5° reggimento Genio e da 6 centurie di lavoratori militarizzati.
La sua costruzione doveva sostituire, nella parte piu esposta alle artiglieri austro-ungariche e più pericolosa al transito invernale per le numerose valanghe, la camionabile Ponte Verde - Colle Xomo - Bocchetta Campiglia - Porte Pasubio.
Le difficoltà furono molte. La sola opera di rilevamento topografico, compiuta in uno degli inverni più rigidi e nevosi del secolo, dovette superare difficoltà estreme. I lavori iniziarono nel marzo 1917 e furono portati a termine in pochi mesi. Ai primi di novembre l'opera era realizzata fino a passo di Fontana d'Oro (43° galleria) e nel dicembre successivo giungeva alle Porte del Pasubio.
La sua lunghezza complessiva è di circa 6.3 km dei quali 2.3 km distribuiti in 52 gallerie e i restanti tagliati a mezza costa. Le gallerie erano illuminate elettricamente e mediante finestroni aperti nella roccia e consentivano il transito di salmerie sia con carico centrale che laterale.
Quattro gallerie sono a tracciato elicoidale, la 19° è la più lunga, misurando 320 mt, mentre la successiva passa a spirale, per quattro volte su se stessa, entro un gigantesco torrione ed è, senza dubbio, motivo di curiosità e meraviglia per quanti percorrono la strada.
Circa la sua efficacia, dal punto di vista strategico, basti dire che gli austriaci, perfettamente informati di ogni cosa, consideravano impresa vana e disperata ogni attacco.

Il parcheggio è a pagamento (6 € al giorno), procuratevi le monetine necessarie perché i parchimetri non accettano soldi di carta.

Veniamo al percorso, inizialmente il sentiero si snoda fra rade boschette:


Si iniziano a vedere i primi colori dell'autunno:


Interno di una galleria. L'esercito italiano a differenza di quello Austro-ungarico aveva a disposizione delle attrezzature pneumatiche più complete per scavare nella roccia percui si cercava di dare alle gallerie delle dimensioni "standard" di larghezza e altezza che si attestavano sui 2 m x 2 m di altezza, ovviamente lo scavo a mano su roccia non poteva essere preciso e in alcuni casi è facile battere la testa sulla parte alta della galleria, fate attenzione:


Durante il tracciato, ogni 7-8 gallerie si trovano i pannelli con informazioni sui nomi attribuiti ad ogni galleria e alcuni fatti storici della prima guerra, nonché informazioni sulla loro costruzione e lunghezza:


Scorcio alla fine di una delle gallerie:



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A inizio percorso è presente un passaggio-finestra
dove immancabilmente qualcuno si fa fare una foto ricordo:


La galleria n° 8 ha una radiale che porta ad una postazione di tiro, svoltando a destra si fa una piccola deviazione per la galleria cieca:


Alla fine della radiale è ancora posizionato il cannone:


La galleria n° 20 è una delle più particolari, è fatta a spirale per guadagnare di quota rapidamente:


Tratto fra due gallerie:


Foto fatta dal sentiero guardando la vallata:


Ometti segnalatori, ma non sarebbero necessari visto che il sentiero è spesso largo e ben segnalato:


Imbocco di una delle gallerie fnali:


Eccoci alla parte finale del sentiero, versante nord del Pasubio, là in fondo era attestato l'esercito Austro-ungarico:


Una delle vie di uscita della ferrata Falcipieri che percorre tutto il massiccio del Pasubio in cresta:

Ancora una costa da percorrere:


Bello scorcio del sentiero, da questo punto iniziano degli strapiombi importanti, come del resto lungo tutto il percorso:


Fare attenzione in caso di grossa affluenza, la parte finale del sentiero è esposta:


Ed ecco che iniziamo ad intravvedere il Rifugio Papa:



Pietra commemorativa:



La strada di ritorno è la stessa dell'andata, in alternativa si può percorrere la strada degli Scarrubi, una larga e lunga strada bianca carrozzabile chiusa al traffico che parte dal rifugio e arriva direttamente al parcheggio di Bocchetta Campiglia
Ripartiti dal parcheggio e continuando in direzione Pian delle Fugazze (SP46) non dimenticate di rendere omaggio ai soldati caduti visitando l'ossario dove riposano i resti di 5.146 soldati italiani e 40 soldati austroungarici:




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